Il progetto è realizzato con la collaborazione scientifica
dell'Istituto Superiore di Sanità
PERCHE'
I Difetti del Tubo Neurale (DTN) sono un tipo di difetto congenito che interessa il cervello, la colonna vertebrale e/o il midollo spinale.
Nel feto il cervello e il midollo spinale si sviluppano come un solco che si ripiega per diventare un tubo, il tubo neurale. Normalmente, dagli strati di tessuto del tubo si sviluppano cervello e midollo spinale e relativi tessuti di rivestimento, incluse una parte della colonna vertebrale e le meningi. Talvolta però il tubo neurale non si sviluppa normalmente, il che può influire su cervello, midollo spinale e meningi, generando i Difetti del Tubo Neurale (DTN) come la spina bifida, l’anencefalia e l’encefalocele.
Normalmente, il midollo spinale e il cervello sono circondati e "sorretti" dal liquido cerebrospinale (LCS), e protetti da strati esterni di tessuto chiamati meningi. Il cervello è ulteriormente protetto dal cranio e il midollo spinale dalle vertebre, che formano un rivestimento protettivo e flessibile di osso. I soggetti affetti da DNT sono caratterizzati dalla presenza di interruzioni (zone di apertura) nella protezione del cervello o del midollo spinale, con conseguente compromissione dello sviluppo cerebrale e maggior esposizione del midollo spinale al danneggiamento. Dal momento che il midollo spinale contiene tutti i nervi che controllano i movimenti e le funzioni corporee, un eventuale danno può paralizzare o indebolire gli organi e i muscoli associati. Il tipo, la gravità, l'incidenza sullo sviluppo fetale e le potenziali complicanze future del DTN che si sviluppa, dipendono dalla localizzazione dell'interruzione e dai tessuti coinvolti.
Ogni anno nel mondo si verificano oltre 300.000 casi di Difetti del Tubo Neurale.
L’acido folico è stato riconosciuto come essenziale nella prevenzione di alcune malformazioni congenite. La carenza di acido folico nelle prime fasi della gravidanza aumenta infatti in modo rilevante il rischio di sviluppare malformazioni fetali, in particolare i Difetti del Tubo Neurale come la Spina Bifida.
L’acido folico e i folati sono vitamine del gruppo B (sono infatti indicati come vitamina B9). Anche se frequentemente sono usati come sinonimi, i due termini vanno distinti:
• il termine folato si riferisce alla vitamina nella sua forma naturale presente negli alimenti
• l’acido folico (acido monopteroilglutammico o pteroilmonoglutammico) è la forma ossidata della vitamina, e identifica la molecola di sintesi presente nei formulati vitaminici e aggiunta negli alimenti cosiddetti fortificati
La quantità di folati introdotti con l’alimentazione, se varia ed equilibrata, è generalmente adeguata.
L’assunzione raccomandata nella popolazione generale è di 0,4 mg di acido folico al giorno.
Per le donne, tuttavia, il fabbisogno nutrizionale giornaliero di folati aumenta durante il periodo della gravidanza e durante l’allattamento. In particolare nelle donne in età fertile, che programmano o non escludono una gravidanza e per quelle in gravidanza, l’assunzione raccomandata è di 0,6 mg/die (poiché il feto attinge alle risorse materne) e durante l’allattamento è di 0,5 mg/die (per reintegrare le quantità perse con il latte materno).
Per questo motivo è raccomandata la supplementazione di questa vitamina in gravidanza.
Come raccomandato dal Network Italiano Promozione Acido Folico per la Prevenzione Primaria di Difetti Congeniti: “una donna in età fertile, che preveda o non escluda una gravidanza dovrebbe, infatti, assumere una quantità aggiuntiva di 0,4 mg/die, a partire almeno da 1 mese prima del concepimento fino al terzo mese di gravidanza (periodo periconcezionale)”.
È importante ricordare che in Italia, l’acido folico a questo dosaggio è inserito nell’elenco di farmaci a rimborsabilità totale (classe A). È dunque sufficiente la prescrizione su ricetta rossa da parte del medico curante per acquistare questo integratore pagando solo il ticket previsto dalla propria Regione.
Ma la sola assunzione dell’acido folico può non essere sufficiente: come per tantissime altre malattie e patologie la dieta e gli alimenti giocano un ruolo fondamentale anche nella prevenzione dei DTN.
Il comportamento a tavola di un futuro genitore può condizionare in maniera importante lo sviluppo del feto. Spesso durante il primo mese di gravidanza la donna non sa di essere incinta e per questo diventa fondamentale la costanza nel seguire un’alimentazione controllata ed equilibrata.
Normalmente, un’alimentazione varia ed equilibrata garantisce un sufficiente apporto di acido folico sotto forma di folati. Alimenti naturalmente ricchi di folati sono, per esempio, le verdure a foglia verde (spinaci, broccoli, asparagi, lattuga), i legumi (fagioli, piselli), la frutta (kiwi, fragole e arance) e la frutta secca (come mandorle e noci). Anche i cibi di origine animale (soprattutto le interiora), alcuni formaggi e le uova hanno contenuti piuttosto elevati di folati, da consumare però in porzioni limitate e non frequenti. Bisogna inoltre tenere in considerazione che il processo di preparazione, cottura e conservazione degli alimenti può distruggere gran parte dei folati presenti nei cibi, poiché si tratta di vitamine idrosolubili e quindi sensibili al calore, alla luce, all’aria e all’acidità.
A questi fattori è legato imprescindibilmente uno stile di vita sano: fare adeguato movimento e praticare sport sono due attività che fanno da supporto ad una corretta alimentazione.
La popolazione italiana, per quanto consapevole dell’importanza di fare prevenzione, fatica a modificare le proprie abitudini e i comportamenti alimentari nel concreto. Poca attenzione all’informazione, un’idea per la quale la prevenzione rappresenta qualcosa di distante da noi e poco tempo da dedicare a noi stessi sono alcuni dei tanti motivi per cui l’efficacia della prevenzione è ancora oggi scarsa, soprattutto nelle fasce di popolazione più giovani, che ancora sembrano essere poco concentrate sull’importanza di iniziare precocemente a pensare al proprio corpo e al proprio benessere.
La promozione di una corretta alimentazione è un obiettivo di sanità pubblica perseguito con diversi progetti e interventi specifici sia a livello europeo sia a livello italiano. Le informazioni che i professionisti del settore e la popolazione hanno a disposizione sui benefici di una corretta alimentazione sono ormai molteplici e certe. La vera sfida è riuscire tradurre queste conoscenze in interventi, strategie, programmi e politiche, che possano effettivamente aiutare a promuovere scelte salutari.
La comunicazione per la promozione della prevenzione resta quindi un fattore di estrema importanza e deve prevedere diversi canali e step: la pianificazione e lo sviluppo di una strategia; la produzione di messaggi semplici e fruibili da tutti e materiali che garantiscano la massima capillarizzazione dei comunicati; l’implementazione e la diversificazione del programma di comunicazione e la valutazione dell’efficacia per successivi miglioramenti.
In questo contesto, ASBI si impegna ogni anno a promuovere Campagne di informazione e sensibilizzazione sul tema della prevenzione.
CHI
La Campagna Nazionale di Prevenzione 2021/2022 intende rivolgersi non solo a tutte le donne in età fertile, che non escludono una gravidanza, ma anche alle fasce di età più giovani e alla cittadinanza tutta, poiché una corretta alimentazione, ricca di folati, giova alla salute globale. È infatti noto come l’acido folico favorisca la produzione di globuli rossi, prevenga alcune forme di anemia e possa essere benefico per il cuore, la circolazione e la salute mentale.
I medici e gli operatori sanitari giocano in questo scenario un ruolo chiave per migliorare la consapevolezza che un’alimentazione sana è essenziale per il mantenimento di un buon stato di salute e la cooperazione tra la categoria sanitaria e le associazioni di settore che promuovono queste attività è fondamentale.
Le donne e i genitori hanno bisogno e meritano un aiuto pratico e informazioni affidabili sulla nutrizione. Ginecologi, Ostetrici, Pediatri e Nutrizionisti svolgono un ruolo importante per questo tipo di azioni.
Proprio per questi motivi le attività di informazione e sensibilizzazione che verranno realizzate durante la Campagna avranno come target anche gli operatori sanitari maggiormente coinvolti nel “percorso nascita” (ginecologi, ostetrici, neonatologi, pediatri ospedalieri) e gli operatori della medicina territoriale (pediatri di libera scelta, medici di medicina generale).
La Campagna include inoltre un progetto a lungo termine con le scuole che aderiranno all’iniziativa, coinvolgendo così le fasce dei più giovani, con attività volte a promuovere la conoscenza tra gli adolescenti dell’importanza di una corretta ed equilibrata alimentazione.
Ulteriore attività correlata alla Campagna sarà quella di creare una collaborazione con una catena di grande distribuzione alimentare. Sensibilizzare i consumatori direttamente all’interno dei centri di distribuzione aumenta le possibilità di diffondere l’informazione su una corretta prevenzione. Nel momento in cui si acquistano i cibi dedicati al proprio sostentamento l’attenzione a ciò che si compra è maggiore rispetto a quella dedicata ai messaggi che si ricevono dai media.
Con queste molteplici strategie la Campagna ASBI si pone l’obiettivo di diversificare i messaggi di informazione, raggiungendo così i propri target in maniera più efficace e mirata.
COME
La Campagna Nazionale di Prevenzione ASBI 2021/2022 include diversi progetti:
Campagna social che prevede la pubblicazione periodica di video-interviste con professionisti sanitari, poster grafici e/o flayer informativi sull'alimentazione
Realizzazione di un Calendario illustrato con 12 pagine rappresentanti i cibi maggiormente ricchi di folati per accrescere la cultura e l’uso dei prodotti secondo la loro stagionalità
Realizzazione di un percorso di comunicazione e informazione nelle scuole
Organizzazione di un Corso di formazione FAD per i professionisti sanitari
Collaborazione con un marchio della grande distribuzione alimentare