08/03/2021 una realtà in cui esprimere la diversità è un’utopia?
Una realtà che discrimina ti insegna a chiudere l’anima e il cuore. E’ noto che l’essere umano non può vivere da solo, ha sempre bisogno di confrontarsi, non fosse altro che per capire quanto sia importante la tempra nella nostra vita in questa società.
Io sono la mamma di una ragazza con disabilità che lavora in un ambiente dove la discriminazione ha preso il sopravvento.
Vorrei porre l’accento NON su quanto sia difficile per una donna conciliare lavoro e famiglia, piuttosto sul come possa una donna, dopo aver passato parte della vita studiando e formandosi per affrontare con giusta competenza il mondo del lavoro, realizzare il sogno di diventare mamma.
Diventare madre di una bambina con spina bifida richiede un ulteriore sacrificio per almeno 5/6 anni dopo la nascita, fra interventi, riabilitazione, documentazione, uno sforzo che arriva e continua con l’ingresso a scuola.
Ad un certo punto non sai neanche più chi sei se non un “equilibrista della vita”.
Purtroppo anche il rientro al lavoro ci penalizza perché comunque non si guarda più alla qualità. Ho visto madri/lavoratrici fantastiche alle quali improvvisamente si rimproverano assenze e che vengono magari relegate ad incarichi meno prestigiosi perché: “tanto non potrà mai fare carriera, dovrà scegliere”.
Non raccontiamoci bugie, purtroppo ancora oggi succede.
Ecco vorrei che in questo giorno venga presa in considerazione l’uguaglianza delle madri in ambito lavorativo. Credo che in questi ultimi tempi la tecnologia ci abbia offerto un grande aiuto.
Si può fare? Andrà veramente tutto bene?
Sono ottimista e mi auguro per tutte noi donne/madri di poter veramente esultare ricordando questo giorno come un ulteriore traguardo.